LIBER I
Virum mihi, Camena, insece versutum
Pater noster, Saturni filie
Mea puera, quid verbi ex tuo ore supra fugit?
Neque tamen te oblitus sum Laertie noster,
argenteo polybro, aureo eglutro
tuque mihi narrato omnia disertim
Quae haec daps est? Qui festus dies?
…matrem procitum plurimi venerunt,
LIBER II
quando dies adveniet quem profata Morta est
[aut] in Pylum deveniens aut ibi ommentans
tumque remos iussit religare struppis.
LIBER III
ibidemque vir summus adprimus Patroclus,
LIBER IV
atque escas habeamus mentionem,
partim errant, nequinont Graeciam redire;
sancta puer Saturni… regina
apud nimpham Atlantis filiam Calipsonem,
LIBER V
Igitur demum Ulixi cor frixit prae pavore.
LIBER VI
utrum genua amploctens virginem oraret,
Ibi manens sedeto donicum videbis
me carpento vehentem domum venisse
LIBRO VIII
simul ac dacrimas de ore noegeo detersit,
namque nullum
peius macerat humanum quamde mare saevum;
vires cui sunt magnae topper confringent
importunae undae.
[Venit] Mercurius cumque eo filius Latonas.
Nexebant multa inter se flexu nodorum dubio;
nam divina Monetas filia docuit
LIBER X
Inferus an superus tibi fert deus funera, Ulixes?
Topper facit homones ut prius fuerunt,
LIBER XII
Topper citi ad aedis venimus Circai;
simul duona carnem portant ad navis,
multam ancillae; vina isdem inserinuntur.
parcentes praemodum
LIBER XIII
sic quoque fitum est
LIBER XVI
quoniam audivi, paucis gavisi;
LIBER XIX
vestis pulla porpurea ampla
LIBER XX
cum socios nostros Ciclops impius mandisset,
LIBER XXI
inque manum suremit hastam
LIBER XXII
at celer hasta volans perrumpit pectora ferro;
LIBER XXIII
carnis vinumque quod libabant anclabatur;
LIBER XXIV
deque manibus dextrabus
LIBRO 1
Narrami, o Camena dell’uomo scaltro
Padre nostro, figlio di Saturno
Figlia mia, quale parola scappa fuori dalla tua bocca?
E infatti non ti ho dimenticato, o nostro figlio di Laerte
un bacile d’argento, una brocca d’oro
e tu mi racconterai chiaramente ogni cosa
Cos’è questo convito? Quale giorno di festa?
…moltissimi vennero a chiedere in moglie la madre
LIBRO 2
quando verrà il giorno che Morta ha prestabilito
o giungendo a Pilo o restando lì
e allora ordinò di legare i remi con delle bende.
LIBRO 3
e nello stesso luogo il sommo e primissimo eroe Patroclo
LIBRO 4
e volgiamo l’attenzione alle vivande
in parte vagano, non riescono a tornare in Grecia;
venerabile regina, figlia di Saturno
presso la ninfa Calipso, figlia di Atlante
LIBRO 5
Infine dunque ad Ulisse il cuore si raggelò per la paura.
LIBRO 6
o se pregare la fanciulla abbracciandole le ginocchia
Ti siederai aspettando qui, finchè non vedrai
me, che conduco il carro, arrivare a casa
LIBRO 8
non appena si asciugò le lacrime dal viso con il mantello
E infatti nulla indebolisce la natura umana
più del mare impetuoso; chi ha grandi forze
presto i funesti flutti lo annienteranno.
Spesso si allacciavano tra loro in un confuso giro di intrecci;
infatti la divina figlia di Moneta insegnò
LIBRO 10
Un dio infero o celeste ti porta sciagure, o Ulisse?
Subito li rende uomini com’erano prima,
LIBRO 12
Subito svelti giungiamo alla casa di Circe;
nello stesso tempo molta carne portano alla nave
le ancelle; viene condotto anche del vino.
risparmiando oltremodo
LIBRO 13
anche così avvenne
LIBRO 16
poiché ho ascoltato, ho gioito di poche cose
LIBRO 19
una veste pulita purpurea grande
LIBRO 20
quando il feroce Ciclope divorò i nostri compagni
LIBRO 21
e in mano prese una lancia
LIBRO 22
ma l’asta veloce volando fracassò il petto con il ferro
LIBRO 23
carne e vino, che libavano, era stato attinto
LIBRO 24
e dalle mani destre
Per favore entra o registrati per richiedere una traduzione