Le vocali greche sono 7 e si classificano in base alla quantità, all’intensità e al timbro.

In base alla quantità le vocali sono:

  • brevi (˘) ε, ο
  • lunghe (ˉ) η, ω
  • ancipiti (  ̵̆) α, ι, υ

In base all’intensità le vocali sono:

  • forti α, ε, η, ο, ω
  • fievoli ι, υ

In base al timbro le vocali sono:

  • chiare ε, η, ι
  • medie α
  • cupe ο, υ, ω

I dittonghi nascono dall’incontro di due vocali, di cui la prima è forte e la seconda è fievole; quando si incontrano due vocali di cui la prima è fievole e la seconda è forte si realizza lo iato; quando si incontrano due vocali forti si può avere lo iato oppure la contrazione; quando si incontrano due vocali fievoli possiamo avere i dittonghi υι ed ιι e lo iato ιυ.

I dittonghi costituiscono un’unica sillaba e sono sempre lunghi; si distinguono in propri se la prima vocale è breve, o in impropri se la prima vocale è lunga.

I dittonghi propri sono:

  • αι, ᾰυ
  • ει, ευ
  • οι, ου

I dittonghi impropri sono:

  • ᾳ, (ᾱυ)
  • ῃ, ηυ
  • ῳ, (ωυ)

Nei dittonghi impropri, se la vocale forte è in caratteri minuscoli, lo iota si sottoscrive ad essa (α + ι = ᾳ); se invece la vocale forte è in caratteri maiuscoli, lo iota si scrive a fianco (A + ι = Aι). In entrambi i casi, però, lo iota non si pronuncia.

Fenomeni particolari sono la dièresi e la sinizèsi.
La dièresi (separazione) si verifica quando l’incontro di due vocali, di cui la prima forte e la seconda fievole, non dà origine ad un dittongo ma a due sillabe separate; il simbolo della dieresi è ¨.
La sinizèsi (condensamento) si verifica quando due vocali anzinchè uno iato formano un dittongo.

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