Le proposizioni temporali sono subordinate complementari che specificano il tempo o la circostanza in cui avviene ciò che si è espresso nella proposizione reggente.

Le temporali sono introdotte da numerose congiunzioni o nessi subordinanti:

  • ὅτε, ὁπότε, ἐπεί, ὅπου, ἡνίκα, ὡς, ἐν ᾧ “quando, mentre”, se tra la temporale e la reggente c’è un rapporto di contemporaneità;
  • ἐπεί, ἐπειδή, ὡς τάχιστα, ἐπεί πρῶτον, ἀφ’ οὗ, ἐξ οὗ “dopo che, da quando, non appena, appena che”, se tra la temporale e la reggente c’è un rapporto di posteriorità;
  • ἕως, μέχρι (οὗ), ἔστε, πρίν (ἤ) “finchè, fino al momento che, prima che”, se tra la temporale e la reggente c’è un rapporto di anteriorità.

I modi verbali utilizzati sono:

  • indicativo, per un’azione reale e certa;
  • congiuntivo + ἄν, per un’azione eventuale e in dipendenza da un tempo principale;
  • ottativo , per un’azione eventuale e in dipendenza da un tempo storico.

Le temporali possono essere rese anche con:

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