Le proposizioni comparative sono subordinate avverbiali che esprimono un paragone rispetto a quanto si è detto nella proposizione reggente.

Le comparative si distinguono in:

  • comparative reali;
  • comparative ipotetiche.

Le comparative reali esprimono un paragone tra due fatti reali e presentano il modo indicativo, più raramente il congiuntivo. A loro volta le comparative reali possono essere:

  • di uguaglianza;
  • di identità o differenza;
  • di maggioranza o minoranza.

Le comparative di uguaglianza sono introdotte da particelle correlative: tam… quam (tanto… quanto), tantum… quantum (tanto… quanto), tantus… quantus (tanto… quanto), ita… ut (così… come), sic… ut (così… come), tanto… quanto (tanto… quanto), talis… qualis (tale… quale), tot… quot (tanto… quanto), tamquam…sic (così… come), quemadmodum… eodem modo (cos’… come)”.

Le comparative di identità o differenza sono introdotte da atque o ac e sono caratterizzate da espressioni come: aequus ac (uguale a), alius ac (diverso da), par ac (pari a), aliter ac (diversamente da), contra ac (contrariamente a), similiter ac (similmente a), etc.

Le comparative di maggioranza o minoranza sono introdotte da quam e precedute nella proposizione reggente da un aggettivo o un avverbio comparativo, come minus, potius, magis, etc. Le comparative introdotte da maior quam ut (troppo grande per) si costruiscono con il modo congiuntivo. Quelle introdotte da potius… quam (piuttosto che) presentano il verbo al congiuntivo quando si mettono a confronto due fatti possibili, all’indicativo quando si mettono a confronto due fatti di cui uno si avvera e l’altro no.

Le comparative ipotetiche esprimono nello stesso tempo un paragone e un’ipotesi.

In latino si costruiscono con il modo congiuntivo e sono introdotte da congiunzioni: quam si, ut si, tamquam si, perinde ac si, ut, tamquam, ut, tamquam, quasi (come se), non minus quam si (non meno che se), non secus ac si (non altrimenti che se).

Le comparative ipotetiche possono essere espresse anche con:

  • relativa impropria al congiuntivo introdotta da ut o quasi;
  • participio;
  • ablativo assoluto.

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