TraduzioniCategoria: LatinoLiceo Scientifico 1949 – Insigna muliebris animi exempla
Rina ha chiesto 7 anni fa

M. Porcii Catonis Minoris filia minime muliebris animi fuit. Quae, cum Bruti viri sui consilium, quod de interficiendo ceperat Caesare, egresso ex cubiculo Bruto, cultellum tonsorium quasi unguium resecandorum causa poposcit eoque velut forte elapso se vulneravit. Clamore deinde ancillarum in cubiculum revocatus, Brutus obiurgare eam coepit, quod tonsoris praeripuisset officium. Cui secreto Porcia: «Non est hoc, inquit, temerarium factum meum, sed, in tali statu nostro amoris mei erga te certissimum indicium; experiri enim valui, si tibi propositum parum ex sententia cessisset, quam aequo animo me ferro essem interemptura».
Cum seditione Syracusarum tota regis Gelonis stirps ad unicam filiam Harmoniam esset redacta et in eam certatim ab inimicis impetus fieret, nutrix eius aequalem illi puellam regio cultu ornatam hostilibus gladiis subiecit, quae, ne cum ferro quidem trucidaretur, cuius esset condicionis proclamavit. Admirata illius animum, Harmonia tantae fidei superesse non sustinuit revocatosque interfectores professa quaenam esset in caedem suam convertit.

Liceo Scientifico 1949 – Insigna muliebris animi exempla
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Saverio Ferrara ha risposto 7 anni fa

La figlia di M. Porcio Catone Minore non ebbe affatto un animo femminile. Ella, venuta a conoscenza della decisione che Bruto, suo marito, avveva preso riguardo all’uccisione di Cesare, in quella notte alla quale tenne dietro il giorno di quel tragicissimo evento, uscito Bruto dalla stanza da letto, chiese un rasoio da barbiere con il pretesto di volersi tagliare le unghie e si ferì con quello, quasi fosse scivolato casualmente di mano. Allora Bruto, richiamato nella camera dalle grida delle ancelle, cominciò a rimproverarla, poiché aveva sottratto al barbiere il lavoro di sua competenza. Porcia a quattr’occhi gli disse “Questa non è un’azione temeraria da parte mia, ma una sicurissima prova del mio amore verso di te, data la nostra presente situazione; infatti ho voluto sperimentare con quanta calma mi sarei uccisa, se quanto ti eri proposto si fosse discostato un poco dalla decisione”. Quando durante la rivolta dei Siracusani tutta la progenie del re Gelone era ridotta all’unica figlia Armonia e i nemici a gara le si scagliavano addosso, la sua nutrice espose alle spade nemiche una fanciulla a lei coetanea in abiti regali. Costei non manifestò la propria condizione neppure mentre veniva trucidata dal ferro. Ammirato il suo coraggio, Armonia non volle sopravvivere a tanta fedeltà e richiamati indietro gli uccisori e dichiarato chi fosse li volse alla sua uccisione

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