Rina ha chiesto 7 anni fa
Octavius pater a principio aetatis et re et existimatione magna fuit, ut equidem mirer hunc quoque a nonnullis argentarium atque etiam inter divisores operasque compestris proditum; amplis enim innutritus opibus, honores et adeptus est facile et egregie administravit. Ex praetura Macedoniam sortitus, fugitivos, residuam Spartaci et Catilinae manum, Thurinum agrum tenentis, in itinere delevit, negotio sibi in senatu extra ordinem dato. Provinciae praefuit non minore iustitia quam fortitudine; namque Bessis ac Thracibus magno proelio fusis, ita socios tractavit, ut epistolae M. Ciceronis exstent quibus Quintum fratrem eodem tempore parum secunda fama proconsulatum Asiae administrantem, hortatur et monet, imitetur in promerendis sociis vicinum suum Octavium.
Rina ha risposto 7 anni fa
Il padre, Gaio Ottavio, dall’inizio dell’adolescenza ebbe sia una grande ricchezza che considerazione, tanto che certamente mi stupisco che anche lui sia stato considerato da alcuni un banchiere o tra i distributori di denaro alle elezioni e tra gli attivisti del campo Marzio; ebbene allevato tra abbondanti ricchezze conseguì e amministrò facilmente ed egregiamente cariche pubbliche. Dopo la pretura avendo ottenuto in sorte la Macedonia, durante il viaggio, poiché in senato gli era stato dato l’incarico in via eccezionale, annientò dei fuggiaschi, un residuo manipolo di Spartaco e Catilina che si erano stabiliti nel territorio di Turi. Governò la provincia con non meno giustizia che vigore; sbaragliati infatti in una grande battaglia i Bessi e i Traci, si comportò così bene con gli alleati che esistono delle lettere di Cicerone, in cui (quest’ultimo) esorta e consiglia il fratello Quinto, che in quel tempo ricopriva con una fama poco favorevole il proconsolato d’Asia, a imitare il suo vicino Ottavio per conquistarsi il favore degli alleati.
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