L’opera più nota dell’intera produzione di Agostino va sotto il nome di Confessiones.

Si tratta di un’autobiografia scritta tra il 397 e il 398, composta da tredici libri, in cui Agostino racconta le vicende e le inquietudini della sua vita, dalla nascita fino alla morte della madre avvenuta ad Ostia nel 387, passando per l’alto momento della conversione.

Ecco un breve riassunto dell’opera:

  • I libro (354-369): Agostino ritiene che già nel bambino coesistano aspirazioni verso il bene o verso il male;
  • II libro (370): dal racconto di un furto di pere, date poi ai porci, Agostino dà vita ad una serie di riflessioni sulla natura del peccato;
  • III libro (370-374): sono gli anni della svolta filosofica di Agostino e della sua adesione al Manicheismo;
  • IV libro (374-383): Agostino insegna retorica a Tagaste e poi a Cartagine, mentre appoggia ancora il Manicheismo;
  • V libro (383-384): in questi anni Agostino si trasferisce a Milano, dove avviene l’incontro con Ambrogio e il ripudio della religione manichea;
  • VI libro (385): Agostino è ancora a Milano, tormentato da dubbi e incertezze;
  • VII libro (386): Agostino si avvicina alla filosofia neoplatonica;
  • VIII libro (386): avviene la conversione nel giardino della sua casa a Milano;
  • IX libro (386-387): Agostino riceve il battesimo e decide di tornare in Africa, ma durante una sosta ad Ostia la madre muore;
  • X-XIII libri: Agostino affronta diversi temi teologici, tratta del tempo e commenta il primo capitolo della Genesi.

Il termine confessio nel mondo cristiano ha un duplice significato: ammissione delle proprie colpe e lode a Dio. Con tale doppia connotazione Agostino concepisce la sua opera, intesa come racconto della propria esistenza peccaminosa che trova perdono e misericordia soltanto in Dio; dominante è dunque il tema della glorificazione di Dio, l’unico detentore della verità, ampiamente ricercata da Agostino nel corso degli anni.

Le Confessiones sono un’opera che ha avuto un grandissima fortuna nelle generazioni successive fino ai nostri giorni per la sua modernità. Infatti non si tratta di un’autobiografia tradizionale, come le numerose vite di uomini illustri scritte nei secoli precedenti. La novità più rilevante è la narrazione di un percorso spirituale e psicologico, spesso difficile e non privo di insidie, che l’uomo, Agostino in questo caso, compie per raggiungere la fede. Gli eventi e gli aneddoti raccontati non sono importanti in quanto tali, ma sono più che altro degli spunti per delle riflessioni sulla natura del peccato e sull’esistenza umana.

Il linguaggio delle Confessiones si adatta al contenuto: in linea di massima è piuttosto sobrio e intimo, rispettoso del tema trattato e ricco di interrogativi. Non mancano però periodi ispirati alla concinnitas ciceroniana, dove il discorso si fa più arioso e ampio, memore dell’attività di retore svolta da Agostino per molti anni.

Agostino – Confessiones
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