Il genitivo è il caso del complemento di specificazione.
Il genitivo si distingue in:
- genitivo propriamente detto;
- genitivo ablativale.
Il genitivo propriamente detto serve a rendere diverse funzione logiche:
- di specificazione;
- partitiva;
- di pertinenza (o convenienza);
- di materia;
- di qualità;
- di misura (estensione, distanza, età stima o prezzo);
- colpa e pena;
- termpo determinato.
La funzione di specificazione può a sua volta essere:
- dichiarativa (o epesegetica), corrisponde più propriamente al complemento di specificazione, in quanto serve a chiarire e specificare meglio un termine;
- soggettiva, quando il complemento di specificazione è il soggetto logico della frase;
- oggettiva, quando il complemento di specificazione è l’oggetto logico della frase;
- possessiva, indica a chi o a cosa appartiene o a chi o a cosa si riferisce un elemento della proposizione.
Il genitivo ablativale rende una serie di funzioni logiche:
- allontanamento, separazione;
- abbondanza o privazione;
- origine, provenienza;
- paragone;
- causa (meno frequente);
- stato in luogo (meno frequente).
Con il genitivo si costruisce il genitivo assoluto.